Doparie: prove tecniche di democrazia

Calabretta La democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora, disse Winston Churchill . E sicuramente la democrazia al tempo dei media ha accentuato la sua tendenza verso la degenerazione demagogica ben nota ad Aristotele, al punto da richiederne un ripensamento critico nei modi della partecipazione e dell'accesso. Il problema è quello critico della "rappresentanza", che ha sempre meno le caratteristiche del "patto" e sempre più quelle spettacolari della leadership.
Una proposta molto concreta viene dalle Doparie , uno strumento di feed-back su decisioni di governo e di opposizione ideato da Raffale Calabretta.
Conosco Raffaele da anni, è uno dei migliori studiosi italiani di scienze cognitive ed in particolare di modularità cerebrale, ed ho imparato ad apprezzarne l'intelligenza, l'entusiasmo e la grande disponibilità umana. L'idea politica di Raffaele nasce  dalla riflessione iniziata con il suo saggio- romanzo , "Il Film delle Emozioni" , in cui all'interno di una struttura caleidoscopica di stili e forme, si traccia un percorso dal dato scientifico alle domande di felicità che attraversano e nutrono l'individuo e la società, fino al progetto politico, a questo "ricostituente" per ridare tono ad una democrazia in cui l'entusiamo è svanito assieme alla consapevolezza di poter decidere sempre di meno. Il ché è naturalmente paradossale in una società in cui viene esaltata ogni giorno l'idea di "connessione" attraverso i social network. Purtoppo dietro le formule iperboliche del "2.0" c'è ancora un tipo di fruizione "televisiva" che modella  il nostro attuale modo di vivere la democrazia: fiducia irrazionale nella solidità del "meccanismo" e completo appagamento nella rappresentazione.Altro potrebbe essere il rapporto "operativo" tra la rete e la democrazia .
Le doparie vanno proprio in questa direzione. I cittradini sono chiamati ad esprimere il loro orientamento sulle decisioni politiche dopo che sono state prese, sopratutto su temi che troppo spesso vengono "acquistati in blocco" con il voto e con la scelta della leadership: fondi per scuola, ricerca e cultura? Assegno di disoccupazione, sì o no? Pillola abortiva? Politica energetica? Coalizioni? e così via.Si tratta dunque di un canale comunicativo, consultivo e propositivo, tra i cittadini e le loro emergenze rappresentative, l'innesco di un dialogo autenticamente bidirezionale tra i partiti e gli elettori.
Come le primarie,  non hanno quorum,  si rivolgono solo a quella parte di cittadini che si riconosce un orientamento, sono autofinanziate, e non hanno potere vincolante. L'obiettivo, come evoca il termine scelto, è ancora più ambizioso. L'idea è quella di offrire all'unidimensionalità del sistema rappresentativo anche gli umori, le speranze, le idee e la complessità di un corpo sociale che ormai non può più essere rappresentato da un "cartello" elettorale, ma in cui le fluttuazioni e le diversificazioni dalle formule standard delle coalizioni devono essere riconosciute come risorse vitali  e non come anomalie o derive.Come scrive Raffaele: Le parole sono importanti. Il neologismo ha un significato molteplice, le primarie si fanno prima delle elezioni  per scegliere i leader, le doparie si fanno *dopo* le elezioni (quando  maggiore è lo scollamento) per prendere *decisioni* di *opposizione* o  di governo; fa venire in mente il fenomeno del *doping*, però, in  questo caso si tratta di doping benefico: come il movimento del corpo  fa bene al cervello, così i movimenti della società civile e la  partecipazione democratica possono aiutare i partiti a governare
Lo spirito delle doparie è dunque ben diverso da quello dei sondaggi e dei referendum. Non soltanto uno strumento che esplora dal'alto gli umori degli elettori, ma una "gru" che porta verso i centri decisionali tradizionali la forza dirompente di un' inedita complessità sociale che richiede  nuove forme di partecipazione individuale e collettiva e non può più essere ignorata.

  • Maurizio Cammalleri |

    @ Raffaele Calabretta
    Sicuramente sono INCAXXATO, probabilmente illuminato e sinceramente pessimista.
    Se i partiti hanno messo le doparie nelle loro carte, allora pensano che il fenomeno si possa controllare.
    Per il resto, mi muovo caoticamente e scambio pareri. Rare eccezioni a parte, la regola sono le orecchie da mercante.
    Credo che il problema di fondo sia la mancanza di educazione civica.
    L’ultima dimostrazione lo avuta qualche giorno fa ad una festa patronale di Erice vetta. Al ritorno la gente si è accalcata all’ingresso della funivia e molti hanno pensato bene di non rispettare la fila scavalcando muretti e calpestando perfino i bambini. Roba che oggi Attila e gli Unni sembrerebbero educande di un collegio svizzero.
    Una doparia interessante?
    Una bella discussione sulla (re)introduzione dell’educazione civica come materia di studio. Fin dalle scuole primare.
    Unico difetto della proposta: al momento non spacca nessun partito. E l’opinione pubblica? Nemmeno, perché al momento latita come il più efferato criminale…

  • Raffaele Calabretta |

    i doveri familiari mi chiamano. anche se sono molto intrigato dalle obiezioni, dubbi, suggerimente, analisi/proposte.
    faccciamo così: inserisco link a miei interventi che rispondono.
    http://www.radioradicale.it/scheda/283187#int2366863

  • Raffaele Calabretta |

    comincio a rispondere:
    @Maurizio Cammalleri: oltre che INCAXXATO, tu sembri proprio illuminato.
    Intanto, le doparie sono entrate sulla carta: art. 28 statuto PD; articolo 10 statuto PDL; nelle tre mozioni congressuali PD: esplicitamente mozione Marino : “partito primario e dopario”; mozione Franceschini: consultazioni aperte su temi cruciali; mozione Bersani: referendum interni con gli iscritti (anche se le doparie per il PD: prevedono due tipi di doparie, per iscritti e per elettori: ).
    Il grimaldello? il singolo cittadino illuminato, consapevole della realtà e delle sue capacità, che scambia pareri con altri cittadini e si muove, anche caoticamente, ma, sperabilmente, ssempre democraticamente. e tu, giustamente, parli di costituzione

  • Raffaele Calabretta |

    http://www.gaffi.it/document/upload/ingegni/calabretta.pdf
    Gnazie (grazie a Ignazio, mangiando l’anguria cornettata

  • Raffaele Calabretta |

    il dopagiano doparie dopoleprimarie l’anguria la sta mangiando a San Giovanni in Fiore (CS), in semi-ferie, e in semilatitanza da fb e internet. ma stamattina il dopAzio mi ha scritto per avvertirmi del grande movimento. per il momento vi rileggo e posto sul blog. grazie Ignazio, grazie a tutti, grazie, grazie (gnam, l’anguria….)

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